Il terzino della Lazio Adam Marusic è orgoglioso di consolidarsi come pilastro del club, dato che è attualmente alla sua ottava stagione al Formello.
Il 32enne è arrivato ai Biancocelesti nell’estate del 2017, completando un trasferimento dalla squadra belga del KV Oostende. Da allora, il montenegrino è stato un fedele servitore della causa, schierandosi sia sulla fascia destra che su quella sinistra, a seconda delle esigenze della squadra.
Adam Marusic Sono contento di essere un sostenitore della Lazio
Nella sua intervista al canale ufficiale del club (via La Lazio Siamo Noi) in vista di Lazio-Genoa, Marusic ha espresso la sua gioia di far parte del club per tutti questi anni.
Non c’è nessun segreto per la mia longevità. Semplicemente do tutto quello che ho ogni giorno a questo club.
Con ogni allenatore sono riuscito a migliorare, cerco di dare il massimo in ogni allenamento e in ogni partita.
280 presenze sono un traguardo davvero importante. Ne sono orgoglioso. È il mio ottavo anno qui e spero di poterne giocare molti altri.
L’attenzione passa dal Twente al Genoa
Marusic ritiene che battere l’FC Twente nell’ultima partita di UEFA Europa League sia stato un risultato sostanziale, prima di rivolgere la sua attenzione alla partita di domenica Gara di Serie A contro il Genoa.
Per noi è stata fondamentale la vittoria contro il Twente, la terza vittoria in Europa League e ora abbiamo qualche giorno per preparare il Genoa.
Sarà una partita difficile, contro una squadra che in questo momento non sta facendo bene in classifica. Giochiamo in casa davanti ai nostri tifosi e vogliamo regalare loro un’altra vittoria.
L’effetto Nuno Tavares
Il nazionale montenegrino ha elogiato il suo nuovo compagno di squadra della Lazio Nuno Tavares che è stato una vera rivelazione Serie A.
Avevo sentito parlare di Nuno in passato, ma non l’avevo mai visto in azione prima. E’ un ottimo giocatore, che ha già realizzato cinque assist. Penso che offrirà molte altre esibizioni brillanti.
Roma è la casa dell’Internazionale montenegrina
Marusic, infine, ha rivelato di considerare la città di Roma la sua casa adottiva.
Dopo tanti anni, qui mi sento a casa. Sono a solo un’ora di aereo da Belgrado. Ho amici che vengono a trovarmi qui, così come la mia famiglia. Io e la mia ragazza, con la nostra bambina, ci godiamo molto Roma e penso che resteremo qui per molti anni a venire.